SCOPRIAMO COME OTTENERE CANNABIS MEDICA O TERAPEUTICA IN ITALIA
Nel contesto dell'impiego terapeutico della cannabis in Italia, i primi cambiamenti significativi ebbero luogo nel 2006, quando il Tetraidrocannabinolo (THC), come sostanza pura, fu incluso nella lista delle sostanze stupefacenti autorizzate per la produzione di medicinali. Tuttavia, inizialmente, l'interpretazione restrittiva consentiva l'uso del THC puro, come il sintetico Dronabinol prodotto in laboratori farmaceutici, escludendo l'utilizzo della cannabis nella sua interezza, contenente THC.
Per superare questa limitazione e altri ostacoli, nel 2013, una nuova legge introdusse la specifica inclusione dei "medicinali stupefacenti di origine vegetale a base di Cannabis (sostanze e preparazioni vegetali, inclusi estratti e tinture)" (DM 23/01/2013, GU n. 33 del 08/02/2013), sancendo in modo definitivo l'uso legale della cannabis in Italia come sostanza stupefacente utilizzabile nella preparazione di farmaci. Come qualsiasi altro farmaco, la prescrizione della Cannabis Terapeutica è a discrezione di qualsiasi medico (Chirurgo o Veterinario) che, in base alla sua competenza e giudizio, la ritenga il trattamento più idoneo.
La prescrizione della Cannabis Medica comporta spese a carico del paziente e può essere effettuata per qualsiasi patologia supportata da una base scientifica accreditata. La normativa di riferimento per la prescrizione della Cannabis Medica è la Legge 94/98, nota anche come "Legge Di Bella," insieme al DM 9/11/2015. Questa legge richiede che sulla ricetta medica il medico indichi, tra le altre informazioni, il tipo di cannabis, il motivo della prescrizione, e utilizza un codice alfanumerico al posto del nome/cognome per garantire la privacy del paziente.
Inoltre, dati anonimi come età, sesso, posologia in peso di cannabis ed esigenze di trattamento sono raccolti a fini statistici, come previsto dal Progetto pilota, e devono essere inviati alla Regione competente secondo le indicazioni regionali.
QUANDO LA CANNABIS TERAPEUTICA PUO ESSERE PRESCRITTA
La cannabis terapeutica ha dimostrato Benefici nell efficacia del trattamento di diverse condizioni mediche. Alcune delle malattie e disturbi per i quali la cannabis terapeutica può essere prescritta includono:
- Dolore Cronico: La cannabis è nota per le sue proprietà analgesiche, alleviando il dolore associato a condizioni croniche come l'artrite, la fibromialgia e lesioni spinali.
- Nausea e Vomito in Chemioterapia: I pazienti sottoposti a chemioterapia possono beneficiare della cannabis per ridurre nausea e vomito associati al trattamento.
- Sclerosi Multipla: La cannabis può contribuire a migliorare i sintomi della sclerosi multipla, inclusi problemi di movimento e dolore neuropatico.
- Glaucoma: La cannabis può aiutare a ridurre la pressione intraoculare, contribuendo al trattamento del glaucoma.
- Disturbi dell'Appetito: La cannabis è nota per stimolare l'appetito, risultando utile nei casi di anoressia e perdita di peso involontaria.
- Epilessia: Alcuni pazienti affetti da epilessia hanno sperimentato una riduzione delle crisi epilettiche con l'uso di cannabis.
- Disturbi del Sonno: La cannabis può avere effetti rilassanti che contribuiscono a trattare disturbi del sonno come l'insonnia.
- Disturbi d'Ansia e PTSD: Alcuni studi suggeriscono che la cannabis può avere effetti positivi nel trattamento di disturbi d'ansia e disturbo da stress post-traumatico (PTSD).
È importante sottolineare che l'uso della cannabis terapeutica dovrebbe essere sempre prescritto e supervisionato da un professionista medico, che valuterà attentamente la situazione clinica del paziente prima di raccomandare questo tipo di trattamento.

PROCEDURA PER OTTENERE LA CANNABIS MEDICA CON RICETTA BIANCA (A CARICO DEL PAZIENTE)
- Il paziente consulta un medico (qualsiasi specializzazione);
- Se il medico ritiene necessaria la terapia con Cannabis Medica, redige una ricetta medica "bianca" da consegnare al paziente;
- Il paziente si reca presso una farmacia galenica specializzata nella preparazione di Cannabis Medica;
- Dopo un breve periodo di attesa per la preparazione, il paziente paga e ritira il farmaco a base di cannabis.
Nonostante la procedura sembri lineare, la pratica può incontrare diversi ostacoli.
PROBLEMATICHE LEGATE ALLA CANNABIS MEDICA OTTENIBILE CON RICETTA BIANCA
Un medico non è obbligato a prescrivere una terapia, compresa quella a base di cannabis, se ritiene che non sia il trattamento adatto al paziente, generando resistenze anche basate su pregiudizi personali.
Per superare tale ostacolo, i pazienti possono consultare diversi medici con competenze specifiche e diverse prospettive.
Anche quando un medico prescrive la Marijuana legale, il paziente potrebbe dover cercare una farmacia disposta a preparare il farmaco, a meno che non sia disposto a farlo personalmente (pratica riservata ai farmacisti).
È possibile che un farmacista rifiuti la preparazione del farmaco a base di cannabis, ma solo se c'è un altro farmacista nella zona disposto a farlo.
Un altro aspetto critico è il costo elevato dei farmaci a base di Marijuana, totalmente a carico del paziente in quanto non rimborsati dal SSR.
Vale la pena notare che in Italia non esistono farmaci a base di cannabis preparati in farmacia in grado di garantire una quantità stabile di THC e CBD, generando una variabilità negli effetti che il medico deve gestire regolando la posologia in base al rapporto THC/CBD comunicato dal farmacista.
PROCEDURA PER OTTENERE LA CANNABIS MEDICA A CARICO DEL SISTEMA SANITARIO REGIONALE (SSR)
L'accesso a questa modalità è notevolmente più complesso e segue le linee guida della appropriatezza prescrittiva, con il medico tenuto a rispettare precise direttive regionali per la prescrizione.
- Il paziente consulta il medico di base;
- Il medico di base valuta la necessità di prescrivere la Cannabis Medica;
- Il medico di base inoltra la richiesta al medico specialista per una valutazione più specifica;
- Il medico specialista redige una relazione dettagliata sulla necessità del farmaco;
- La relazione viene inviata alla Commissione Medica Locale (CML) della ASL territoriale;
- La CML esprime il suo parere e trasmette la richiesta alla Regione;
- La Regione autorizza o meno la prescrizione;
- Se autorizzata, il medico di base può prescrivere la marijuana Medica al paziente;
- Il paziente si reca in farmacia con la ricetta e ritira il farmaco.
Sebbene questa sia la procedura teorica, la situazione pratica può variare notevolmente da Regione a Regione, con alcune regioni più permissive e altre più restrittive. La burocrazia e i tempi prolungati sono le principali problematiche, con attese che possono superare un anno e procedure che richiedono la collaborazione di vari attori.
PROBLEMATICHE LEGATE ALLA CANNABIS MEDICA OTTENIBILE A CARICO DEL SSR
- I tempi possono essere lunghi e variabili, con attese che vanno da qualche mese a più di un anno;
- La burocrazia è spesso complessa e coinvolge vari attori (medico di base, medico specialista, Commissione Medica Locale, Regione, farmacia);
- La burocrazia varia da Regione a Regione, con alcune più efficienti di altre.
In entrambi i casi (ricetta bianca o a carico del SSR), il paziente deve essere in possesso di una ricetta medica per poter acquistare la marijuana Medica in farmacia.
CONCLUSIONI
La Cannabis Medica è legalmente prescrivibile in Italia da qualsiasi medico, ma i pazienti devono affrontare sfide significative a seconda che il farmaco sia a carico del paziente o del Sistema Sanitario Regionale.
È fondamentale cercare informazioni specifiche sulla normativa e le procedure nella propria Regione, data la notevole variabilità. Si auspica che nel tempo la normativa e le procedure si semplifichino, garantendo un accesso più rapido e agevole alla Marijuana terapeutica per chi ne ha bisogno.
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