Il Rastafarianesimo (anche rastafari, rasta) è un movimento religioso "cannabico" nato negli anni Trenta del Novecento, che si presenta come discendente del Cristianesimo. Il termine deriva da Ras Tafari (dove "Ras" significa 'Capo' e "Tafari" sta per 'temibile'), ed è usato per definire l'imperatore salito al trono d'Etiopia nel 1930 con il nome di Hailé Selassié I e con i titoli di Re dei Re (negus neghesti), Eletto di Dio, Luce del Mondo, Leone conquistatore della tribù di Giuda
In seguito alla sua incoronazione, i rastafariani videro in lui Gesù Cristo nella sua "seconda venuta in maestà, gloria e potenza", o in ogni caso come un simbolo della presenza divina sulla terra come profeticamente annunciato dalle Sacre Scritture.
Dopo la sua incoronazione, i rastafariani hanno riconosciuto Hailé Selassié come Gesù Cristo nella sua "seconda venuta in maestà, gloria e potenza", o in ogni caso una manifestazione di Dio in terra come profeticamente annunciato dalle Sacre Scritture.
Secondo la mitologia etiope, essendo egli un discendente della tribù di Giuda che risale all'incontro tra re Salomone (figlio di Davide) e la regina di Saba, narrato nella Bibbia e nel Kebra Nagast, che riveste grande importanza per la tradizione della Chiesa ortodossa d'Etiopia a cui i rasta si ispirano (come l'esempio di Ras Tafari). La coronazione di Hailé ha così segnato per i rastafariani l'arrivo di un messia.

Origini storiche
Le origini storiche del movimento religioso risalgono all'Etiopia, ma sono state sviluppate anche in altri paesi e nel mondo intero dopo l'incoronazione di Haile Selassie I nel 1930.
Fondamentale per la sua diffusione è stato il movimento etiopista, che già dalla fine del XIX secolo aveva conquistato molti africani e appartenenti alla diaspora nera. Si tratta di una corrente dal forte richiamo cristiano, volta a riaffermare la dignità culturale e nazionale degli africani, che a causa della schiavitù e della deportazione erano stati privati della propria identità.
All'inizio del XX secolo gli etiopisti, guidati da seguaci come Marcus Garvey, hanno cominciato a diffondere la fede nell'Etiopia come punto di riferimento spirituale e politico.
La nascita di questo movimento autonomo, denominato successivamente RasTafarianesimo, è stata ispirata dall'identificazione con Hailé Selassié I, il cui nome di battesimo era Tafari (e quindi il Ras Tafari).
Le predicazioni dei primi seguaci in Africa e in America e la sua rapida espansione nelle Indie occidentali, negli Stati Uniti e in Inghilterra ne hanno permesso la diffusione in tutto il mondo. Alla base del rastafarianesimo vi è l'insegnamento del Kebra Nagast e l'influenza mediatica della sua cultura musicale, che ha saputo affermarsi grazie alla sua caratteristica vivacità.
Dottrina e caratteristiche fondamentali
La dottrina del rastafarianesimo è basata sull'esempio e la predicazione di Hailé Selassié I. Seguendo l'insegnamento teologico e morale di Gesù, come tramandato dalla millenaria tradizione etiopica ortodossa, i rastafariani considerano l'imperatore abissino come l'incarnazione di Cristo, il suo ritorno sul mondo come risposta alle necessità dell'uomo moderno.
Di conseguenza, per loro vale la fede nella divinità di Cristo, nella Trinità, nella resurrezione dei corpi, nella verginità di Maria e in tutti gli altri dogmi della cristianità ortodossa. Alcuni membri lo ritengono persino Dio sceso in terra (il Padre, più comunemente conosciuto come Jah).

Gesù nell'ambito Rasta
Il Libro Santo dei rastafariani è costituito da tutti i libri dell'Antico e Nuovo Testamento; essi prendono spunto da questi scritti per motivare le proprie credenze religiose. La figura di Gesù è fondamentale: egli è per loro il Messia che ha preservato la storia etiopica e che ha trasmesso il Vangelo a Hailé Selassié I.
Essi seguono i dieci comandamenti del Monte Sinai e la legge ebraica, oltre che delle regole d'amore dettate da Cristo: "Ama il Signore Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente" e "Ama il tuo prossimo come te stesso" (Luca 12, 28-31).
Istruiti dalla tradizione etiopica e dalla predicazione decisiva di Hailé Selassié I, i rastafariani hanno un profondo rispetto per le altre culture religiose, respingendo ogni politeismo; essi parlano di "parentela spirituale" tra i mistici di tutte le culture storiche, inserendo un'espressione del Re stesso.
Pur sostenendo l'importanza della propria identità, i rastafariani affermano che si raggiunga la salvezza solo attraverso l'unione.

I dreadlocks e il mito di Sansone
I rastafariani sono spesso associati ai dreadlocks, ovvero lunghi e duri ricci annodati che caratterizzano la chioma di molti praticanti. Tuttavia, si tratta di una scelta facoltativa e non tutti i fedeli rastafariani sono nazirei.
Il nazireato è descritto nella Legge mosaica (Numeri 6) ed è stato preservato nella Cristianità da sole tradizioni etiopiche.
Questa pratica ascetica comporta la dedicazione della propria chioma, quindi l'astensione da acconciature ed eventualmente da tagli di capelli (Giudici 16:13-19), l'astensione da alcol, uva e derivati oltre che il mantenimento di una distanza da cimiteri e cadaveri. Di conseguenza si generano le famose trecce.

La musica rastafariana
La musica Nyabinghi è considerata come la più rappresentativa della cultura rasta. Viene suonata durante le cerimonie intitolate "grounations", che prevedono l'utilizzo di percussioni, canti, danza, preghiera e marijuana.
Il nome deriva da un movimento africano attivo nella seconda metà dell'Ottocento, guidato da popolazioni che opponevano resistenza all'imperialismo europeo. Tale forma di nyabinghi ruotava intorno a Muhumusa, una guaritrice dell'Uganda che si oppose ai colonizzatori tedeschi.
I britannici in Africa combatterono i nyabinghi, descrivendoli come stregoni dopo la diffusione di questa tradizione con obbligo di utilizzo di cannabis sativa ricca di THC
La musica reggae
Il reggae è nato nel 1968 come versione evoluta del rocksteady. Questo genere musicale era sostenuto principalmente in Giamaica dai rude boy, ragazzi disoccupati che provenivano dai ghetti di Kingston, e che prendevano ispirazione dall'abbigliamento di alcuni gangster americani immortalati nei film.
Dopo l'indipendenza della Giamaica nel 1962, l'emigrazione verso l'Inghilterra si intensificò notevolmente, trascinando con sé la cultura e la musica del paese caraibico.
Lo ska, il rocksteady e poi il reggae riscossero grande popolarità tra i giovani britannici. Dal 1968, in coincidenza con la nascita di questo genere musicale, si sono susseguiti molti artisti che hanno contribuito a diffondere il reggae in tutto il mondo.

I rastafariani e l'uso della marijuana
I Rastafariani credono nell'utilizzo della Cannabis come medicina, ma anche come mezzo per raggiungere uno stato di meditazione e saggezza.
Si sostiene che l'erba ganja sia cresciuta sulla tomba del Re Salomone, considerato il Re Saggio, dal quale ha tratto la sua forza. Essa è inoltre associata all'albero della vita e della saggezza, presente nell'Eden accanto all'albero della conoscenza del bene e del male.
Non puoi cambiare l'essenza umana, ma puoi trasformarti mediante l'uso della Cannabis... Così permetti che la tua luce splendesse, e quando ciascuno di noi lascia risplendere la propria luce, significa che stiamo creando una cultura divina.
I Rastafariani precisano inoltre il concetto di disciplina morale ed autocontrollo, opponendosi a qualsiasi tipo di intossicazione e processano la loro religione e spiritualità con l'uso della marijuana
Inoltre nell'Apocalisse (22, 1-4) viene espressa una speciale rivelazione per il popolo Rasta, con le proprie basi cristiane affirmedate nelle Scritture:
1. Poi mi fu mostrato un fiume d'acqua viva limpida come cristallo, che sgorgava dal trono di Dio e dell'Agnello.
2. in mezzo alla piazza della città, ai margini del fiume, si erge un albero della vita che produce dodici raccolti e frutti ogni mese.
3. Le sue foglie servono a guarire le varie nazioni e non ci saranno più malattie o maledizioni.
4. Inoltre, il trono di Dio e dell'Agnello sarà situato al centro della città: la sua faccia sarà visibile e tutti i suoi servitori lo adoreranno portando il suo