Che cos'è il THCV?
Formula chimica del THCV tetraidrocannabivarina è C19H26O2.

Il THCV noto anche come tetraidrocannabivarina è un fitocannabinoide raro, presente soprattutto in varietà di Cannabis sativa provenienti da Asia e Africa. È caratterizzata da una catena laterale propilica a tre atomi di carbonio, che ne modifica radicalmente le proprietà rispetto al THC.
A basse dosi agisce come antagonista del recettore CB₁, contrastando l’effetto psicoattivo del THC, e favorisce lucidità mentale, concentrazione ed energia senza provocare “fame chimica”. A dosi elevate, invece, si comporta da agonista CB₁ e parziale agonista CB₂, generando uno sballo più breve, stimolante e meno sedativo rispetto al THC.
Moolti studi su THCV hanno dimostrato capacità di ridurre l’appetito, aumentare la sazietà e il dispendio energetico, migliorare la sensibilità insulinica e regolare la glicemia, rendendola promettente per obesità e diabete tipo 2.
Studi su animali hanno evidenziato un miglioramento della tolleranza al glucosio e potenziale impiego come coadiuvante nel metabolismo lipidico. In ambito neurologico, mostra proprietà neuroprotettive, anticonvulsive, ansiolitiche e antipsicotiche, grazie all’interazione con recettori serotonergici (5‑HT₁A), canali TRP e modulazione del sistema endocannabinoide tramite FAAH/MAGL.
Gli effetti collaterali a dosi moderate sono rari, ma a livelli elevati possono comparire secchezza delle fauci, ansia o tachicardia. La sua legalità varia: in alcuni Paesi è legale se derivata da canapa con THC under 0,3%, altrove è in una zona grigia normativa.
Scopri tutto su questa molecola nell'articolo.
THCV e THC
Confronto: chimica, effetti e interazioni con recettori endocannabinoidi

Il THCV e il THC (delta‑9‑tetraidrocannabinolo) sono entrambi fitocannabinoidi derivati dalla marijuana, ma presentano differenze chimiche significative. La THCV ha una catena laterale propilica (3 atomi di carbonio), mentre il THC ne ha una pentilica (5 atomi). Questa variazione strutturale influisce su come si legano ai recettori del sistema endocannabinoide, in particolare ai recettori CB1 e CB2
A basse dosi la THCV funge da antagonista CB1, riducendo l’appetito e favorendo il metabolismo. In dosi elevate diventa agonista parziale, producendo una sensazione psicoattiva breve, stimolante e nitida. Il THC, invece, è un agonista completo CB1, noto per i suoi effetti intensi, prolungati e per stimolare la voglia di mangiare ogni cosa che capita a tiro.
Tabella comparativa: THCV vs THC
Caratteristica | THC (Δ⁹-THC) | THCV (tetraidrocannabivarina) |
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Struttura molecolare | Catena pentilica (5 atomi di carbonio) | Catena propilica (3 atomi di carbonio) |
Effetti psicoattivi | Forti, sedativi, di lunga durata | Stimolanti, brevi, lucidi |
Influenza sull’appetito | Stimola la fame “chimica” | Sopprime appetito; aiuta il metabolismo |
Benefici terapeutici | Dolore cronico, nausea, insonnia | Obesità, diabete, neuro‑protezione |
Azione su CB1 | Agonista completo | Antagonista/agonista parziale |
Grazie alla sua azione antagonista su CB1 a basse dosi, la THCV sta emergendo come alternativa potenzialmente preziosa per controllo del peso, diabete, e protezione neuronale, mentre il THC rimane una scelta consolidata per il trattamento di dolore, nausea e disturbi del sonno
Come agisce THCV sul corpo

Agisce principalmente attraverso il sistema endocannabinoide, con un ruolo che varia in base alle concentrazioni assunte. A bassi dosaggi, la THCV opera come antagonista del recettore CB1, contribuendo a ridurre l’appetito e limitando gli effetti psicoattivi tipici del THC. Questa peculiarità è ben evidenziata nella panoramica dedicata proprio alla tetraidrocannabivarina e ai suoi benefici.
Con un aumento della dose, la THCV può trasformarsi in un agonista parziale, attivando i recettori CB1 e CB2 e favorendo uno stato di maggiore lucidità e concentrazione, meno intenso e più breve rispetto agli effetti del THC. Un approfondimento completo su questi aspetti si trova nella pagina sui fitocannabinoidi della Cannabis, che confronta efficacemente la THCV con altri cannabinoidi.
Recenti studi attribuiscono alla THCV anche proprietà neuroprotettive e antinfiammatorie, grazie alla capacità di interagire con ulteriori recettori, come 5‑HT1A e canali TRPV. Queste caratteristiche rendono la THCV potenzialmente utile nella gestione di condizioni come ansia, epilessia o infiammazioni croniche, informazioni approfondite nella stessa risorsa sui fitocannabinoidi.
Benefici THCV: fame, metabolismo, energia

La tetraidrocannabivarina (THCV) è un cannabinoide apprezzato soprattutto per i suoi effetti benefici sulla fame, sul metabolismo e sull'energia. La sua capacità di agire come antagonista del recettore CB1 permette di contrastare efficacemente la cosiddetta "fame chimica", rendendolo utile per chi desidera controllare l'appetito e supportare la perdita di peso.
Oltre al controllo della fame, il THCV si distingue per il suo effetto positivo sul metabolismo, stimolando il corpo ad aumentare il consumo energetico e favorendo una più rapida combustione dei grassi. Proprio per questo motivo, il THCV è spesso consigliato come parte integrante di strategie naturali di dimagrimento. Inoltre, grazie alle sue proprietà energizzanti, questo cannabinoide può aumentare in modo naturale energia fisica e mentale, migliorando concentrazione e vitalità.
Per sfruttare al meglio queste proprietà, puoi valutare alcuni specifici "prodotti energetici con cannabis" disponibili nel nostro catalogo. In definitiva, il THCV rappresenta una soluzione naturale ideale per chi desidera un aiuto efficace e completo per fame, metabolismo e energia nella vita quotidiana.
Effetti psicotropi e sicurezza del THCV

Il THCV (tetraidrocannabivarina) è un cannabinoide dal profilo dose‑dipendente unico: a basse dosi agisce come antagonista dei recettori CB1, attenuando gli effetti psicoattivi del THC e modulando appetito, ansia e frequenza cardiaca. A dosaggi più elevati, svolge invece il ruolo di agonista parziale dei recettori CB1 e CB2, generando effetti delicati, rapidi e più brevi rispetto al THC tradizionale.
Studi clinici su volontari hanno dimostrato una buona tollerabilità e un ottimo profilo di sicurezza: dosi fino a 10 mg/giorno per 13 settimane non hanno evidenziato effetti avversi significativi, se non lieve sonnolenza o secchezza orale. In un trial con dosaggi fino a 200 mg si sono osservati solo effetti THC-simili lievi e transitori, con potenziamento dell’attenzione sostenuta.
Uno studio crossover ha rivelato che 10 mg di THCV per via orale attenuano l’aumento della frequenza cardiaca e il calo delle capacità verbali indotti dal THC—suggerendo un possibile “scudo cognitivo”.
Nonostante i risultati incoraggianti, la ricerca su larga scala resta limitata: sono necessari studi approfonditi sugli effetti a lungo termine, sulle interazioni con il sistema endocannabinoide e sistema nervoso centrale e sul profilo farmacologico completo.
Dove acquistare THCV in Italia
In Italia oggi puoi acquistare cannabinoidi come il THCV senza troppe complicazioni: basta visitare un e‑shop generico come xxxjoint, attivo 24/7, con consegne rapide in tutta la penisola e pagamenti sicuri con carta o PayPal.
I prodotti disponibili più comuni sono: penne vape usa e getta (1 ml) con concentrazioni tra il 20 % e il 96 % di THCV – circa 20–50 €; cartucce ricaricabili 0,5–1 ml con mix di THCV/CBG a partire da 14–28 €; fiori o hash a base di THCV puro o infuso, da 8–10 € per grammo; gomme o edibili in confezioni da 10–100 mg di THCV, da 11–25 €.
Gli ordini si possono effettuare in qualsiasi momento, con spedizione standard (2–4 giorni lavorativi) o express, spesso gratuita sopra i 20–50 €. Prima di acquistare, controlla sempre la presenza del certificato di analisi (COA) e verifica che il THC sia al di sotto dei limiti legali UE (andlt; 0,2–0,6 %) per essere sicuro della conformità del prodotto.
THCV: dosaggio, utilizzo e avvertenze
Il THCV, è un cannabinoide sempre più studiato per via del suo effetto stimolante e della capacità di sopprimere l’appetito.
La dose raccomandata di THCV è generalmente di circa 10 mg al giorno per chi desidera perdere peso o controllare la fame chimica, mentre dosi superiori, fino a circa 30 mg giornalieri, possono essere utili per trattare ansia e dolore cronico. Si consiglia sempre di partire da un dosaggio basso per verificare la tolleranza individuale e incrementare gradualmente in base alle esigenze personali.
Tra i principali metodi per utilizzare la THCV troviamo la vaporizzazione, che assicura effetti rapidi, oli e tinture che facilitano un dosaggio preciso, e infine gli edibili, che garantiscono effetti più prolungati. Per vaporizzare correttamente la THCV è necessaria una temperatura leggermente più alta rispetto al THC, circa 220 °C, per assicurare la giusta decarbossilazione. Al contrario, gli edibili garantiscono una durata maggiore, ma richiedono tempi più lunghi per manifestare i loro effetti.
È importante tenere presenti alcune avvertenze sull'uso della THCV: se assunta a dosaggi elevati, può provocare effetti collaterali come secchezza delle fauci, tachicardia, ansia o occhi arrossati. È assolutamente sconsigliata durante la gravidanza, l’allattamento, e nei soggetti che assumono farmaci cronici senza consultare preventivamente un medico.
Leggi THCV: È Legale in Italia?
ÈIn Italia la legge THCV e la normativa THCV restano ancora in una zona grigia. Non esiste attualmente una regolamentazione specifica sulla THCV legale: questa molecola non è inclusa nei testi di legge italiani né equiparata al THC. Di conseguenza, il suo status è ambiguo, senza divieti espliciti ma neppure autorizzazioni chiare.
La legge sul THCV in Italia non prevede limiti di THC, concentrazioni massime o modalità di vendita/uso. Per adesso la THCV viene considerata non regolamentata, e può circolare liberamente purché il prodotto rispetti le norme europee sulla canapa industriale (THC andlt; 0,2–0,6%).
Tuttavia, in assenza di un preciso regolamento THCV, i produttori devono operare con cautela, attendendo aggiornamenti legislativi e eventuali interventi ministeriali o giudiziari. Non essendo inserita nella tabella delle sostanze stupefacenti, la THCV non è soggetta a restrizioni penali, ma neppure a un quadro autorizzativo per uso terapeutico o alimentare.
In futuro è probabile l’avvio di dibattiti parlamentari o decreti attuativi per definire l’uso della THCV in farmaceutica, cosmetica e food supplement. La normativa THCV in Italia sarà quindi un capitolo da monitorare con attenzione nei prossimi mesi
Domande - FAQ sul THCV
Il THCV provoca sballo? Qual è l’effetto psicoattivo?
A basse dosi (≤ 25 mg) il THCV non provoca sballo e può attenuare gli effetti del THC; a dosi elevate (100–200 mg) può generare sensazione di euforia, maggiore attenzione e stimolo mentale, ma senza intorpidimento marcato o paranoia.
Il THCV aiuta a controllare l’appetito e il peso?
Sì. Agendo come antagonista del recettore CB1, riduce fame e desiderio di cibo, favorisce sazietà, migliora il metabolismo energetico e, in alcuni casi, supporta la perdita di peso.
Quali sono gli effetti collaterali?
Generalmente ben tollerato. Alcuni utenti segnalano secchezza di bocca e occhi, vertigini e lieve aumento del battito cardiaco. Non provoca ansia o paranoia come il THC.
Il THCV crea dipendenza o tolleranza?
No. Non induce dipendenza, e a basse dosi può ridurre il craving per il THC o altre sostanze. Non è stata osservata tolleranza né sintomi di astinenza.
Ha effetti neuroprotettivi o anticonvulsivanti?
Sì, studi preclinici mostrano potenziale nel proteggere i neuroni e nel ridurre convulsioni, senza gli effetti negativi del THC.
Può essere utile per ansia, stress, PTSD o schizofrenia?
Sì, può avere un’azione ansiolitica e antipsicotica grazie all’interazione con recettori specifici, senza causare psicosi; modelli sperimentali suggeriscono benefici in questi disturbi.
Quali dosi sono consigliate?
Indicativamente: 10 mg al giorno per gestione di appetito e peso; circa 30 mg per ansia o dolore. Dosi più alte richiedono supervisione medica.
Come si assume THCV?
Disponibile in fiori, oli, capsule, tinture e gummy. L’assunzione orale offre effetti più duraturi, mentre l’inalazione è più rapida ma di breve durata.
Interagisce con farmaci o condizioni mediche?
Può influenzare la pressione sanguigna e il battito cardiaco. Se si assumono farmaci cardiovascolari o ansiolitici, o in caso di patologie, è consigliata consultazione medica.
È legale in Italia e in Europa?
Attualmente rientra in una zona normativa grigia: non è incluso tra le sostanze vietate, purché il livello di THC resti entro i limiti legali (0,2–0,6%). La normativa potrebbe cambiare.
In quali varietà di cannabis si trova?
Si riscontra principalmente in varietà “landrace” africane e asiatiche, con concentrazioni elevate (fino al 20% dei cannabinoidi totali); oggi si trovano anche ibridi selezionati ad alto contenuto di THCV.
Quali sono le prospettive terapeutiche future?
Oltre al trattamento di obesità, diabete di tipo 2, disturbi neurologici (Parkinson, Alzheimer, epilessia, PTSD, ansia, schizofrenia), il THCV è considerato promettente per lo sviluppo di farmaci mirati al controllo glicemico e neuroprotezione.