I principali metodi per assumere cannabis o marijuana: guida completa 2025
Negli ultimi anni, l’interesse nei confronti della cannabis, sia in ambito terapeutico che ricreativo, è aumentato notevolmente. A supporto di questo trend, anche le modalità di somministrazione si sono evolute, offrendo agli utenti numerose opzioni in base alle esigenze personali, alla salute e alla rapidità dell’effetto desiderato.
Oggi è possibile assumere marijuana in molti modi diversi: attraverso il fumo, la vaporizzazione, gli edibili, i concentrati, le tinture, le formulazioni topiche, e persino tramite supposte.
Questa guida, aggiornata al 2025, esplora i migliori metodi per l’assunzione di cannabis e marijuana, con approfondimenti su vantaggi, svantaggi, tempi di effetto per chi cerca informazioni affidabili online.
Fumare cannabis
Metodo tradizionale, effetto immediato

Fumare la cannabis è il metodo più antico e riconoscibile per assumerla. Questa modalità prevede la combustione dell’infiorescenza in uno spinello, in una pipa o tramite un bong. I cannabinoidi, soprattutto il THC, vengono assorbitira pidamente dai polmoni e raggiungono il cervello in pochi minuti. Gli effetti iniziano a manifestarsi dopo 2–5 minuti e durano in media 1–3 ore.
Il principale vantaggio di questo metodo è la sua rapidità d’azione, che permette di percepire immediatamente il livello di effetto, facilitando l’autoregolazione della dose. Tuttavia, il fumo della canapa sativa produce sostanze tossiche simili a quelle del tabacco, tra cui monossido di carbonio, catrame e altri agenti irritanti. Questo comporta rischi per la salute respiratoria, soprattutto se l’uso è frequente.
Inoltre, fumare marijuana è spesso associato a ritualità sociali, come il passaggio del joint in gruppo, che favoriscono interazione e condivisione. Tuttavia, è importante evidenziare che la combustione distrugge una parte significativa dei terpeni e dei fitocannabinoidi, riducendo l’efficienza complessiva dell’assunzione. Alcuni utenti riportano anche un aumento della tosse, irritazione alla gola e congestione delle vie respiratorie nel tempo.
Al giorno d’oggi, molte persone stanno cercando alternative meno invasive e più controllabili, specialmente coloro che uutilizzano marijuana a fini terapeutici per condizioni come dolore cronico, insonnia, ansia o emicrania. Nonostante ciò, il fumo resta una pratica comune tra i consumatori abituali, soprattutto per la semplicità d’uso e l’assenza di dispositivi tecnologici.
Vaporizzazione o inalazione Cannabis
Inalazione pulita, effetto efficiente

La vaporizzazione rappresenta un’alternativa moderna e meno dannosa rispetto al fumo. I dispositivi vaporizzano la cannabis senza bruciarla, riscaldandola a una temperatura tra 160 e 220 °C. Questo processo consente di inalare i cannabinoidi attivi sotto forma di vapore, riducendo l’assunzione di sostanze tossiche.
Gli effetti della vaporizzazione iniziano a comparire in circa 5–10 minuti e hanno una durata simile al fumo, tra 2 e 4 ore. I vantaggi includono una maggiore biodisponibilità, un'esperienza più pulita per i polmoni e una migliore conservazione del gusto e degli aromi dei terpeni.
Uno dei vantaggi chiave del vaporizzatore è la possibilità di scegliere con precisione la temperatura di riscaldamento, il che permette di ottimizzare l’estrazione di diversi cannabinoidi: ad esempio, il THC evapora intorno ai 157 °C, mentre il CBD richiede temperature leggermente superiori, intorno ai 180–200 °C. Questo consente agli utenti di modulare l’esperienza in base all’effetto desiderato: più euforico, rilassante o analgesico.
Inoltre, esistono vaporizzatori portatili, da tavolo e modelli medicali certificati per uso clinico, rendendo questa modalità molto versatile. È particolarmente raccomandata a pazienti che soffrono di asma, bronchiti croniche o semplicemente preferiscono evitare i rischi del fumo diretto. Alcune ricerche recenti suggeriscono anche che la vaporizzazione preservi meglio i benefici del profilo terpenico della cannabis, migliorando l’esperienza sensoriale.
Edibili Cannabis
Assunzione orale, effetto prolungato

Gli edibili sono prodotti a base di cannabis o marijuana commestibili come: infusi con cannabinoidi, come biscotti, caramelle, cioccolatini e olio di canapa. Dopo l’assunzione, il principio attivo attraversa l’apparato digerente e viene metabolizzato dal fegato, trasformando il THC in 11-idrossi-THC, un composto noto per i suoi effetti più duraturi e intensi.
L’effetto degli edibili può richiedere dai 30 ai 120 minuti per manifestarsi e dura tra le 6 e le 12 ore. Questo metodo è ideale per chi desidera un'esperienza di lunga durata, senza dover inalare. Tuttavia, è fondamentale iniziare con dosi basse, poiché il ritardo dell’effetto può portare a un’assunzione eccessiva involontaria.
I prodotti di cannabis edibili sono oggi disponibili in un’ampia gamma di formati, dalle gomme da masticare ai tè e alle capsule gel. Questo li rende particolarmente adatti a pazienti che devono gestire patologie croniche come fibromialgia, sclerosi multipla o disturbi gastrointestinali, dove un rilascio lento e costante dei cannabinoidi è preferibile.
È importante leggere attentamente le etichette degli edibili e considerare la concentrazione di THC o CBD, poiché un sovradosaggio può provocare effetti collaterali come paranoia, tachicardia, secchezza della bocca e vertigini. Per questo motivo, il microdosaggio è una pratica crescente: molti consumatori scelgono di iniziare con quantità minime (inferiori a 5 mg) per testare la propria tolleranza e ottenere benefici senza eccessi.:
Dabbing Cannabis e THC
Massima potenza e rapidità

Il dabbing è un metodo di assunzione avanzato che prevede l’uso di estratti altamente concentrati di cannabis, come, Hashish, wax, shatter, budder e olio di hash. Questi concentrati contengono livelli di THC molto elevati, spesso superiori all’80%, e richiedono un’attrezzatura apposita chiamata dab rig per essere riscaldati a temperature elevate e inalati sotto forma di vapore.
L’effetto del dabbing è praticamente immediato, con una comparsa in meno di 2 minuti e una durata di circa 1–3 ore. Questo lo rende adatto a utenti esperti che cercano un sollievo rapido e intenso, ad esempio per condizioni di dolore acuto o nausea refrattaria.
Il dabbing non è privo di rischi: oltre alla potenza estremamente alta, l’inalazione ripetuta di vapori concentrati può irritare i polmoni, e l’utilizzo improprio degli strumenti può causare incidenti domestici. Per questo motivo, è fondamentale conoscere la composizione dell’estratto, usare strumenti sicuri e partire da dosaggi molto ridotti.
Uso topico Cannabis
Applicazione locale senza effetto psicoattivo
L’uso topico della cannabis si basa sull’applicazione esterna di creme, gel, balsami e unguenti infusi con cannabinoidi. Questi prodotti agiscono direttamente sulle zone interessate, come muscoli, articolazioni o pelle, offrendo un sollievo locale senza penetrare nel flusso sanguigno. Di conseguenza, non provocano effetti psicoattivi.
L’effetto si manifesta solitamente entro 30–60 minuti e può durare diverse ore. I prodotti topici sono molto apprezzati per la gestione del dolore cronico, infiammazioni articolari, dermatiti o lesioni muscolari. In ambito sportivo, stanno guadagnando popolarità per il recupero post-allenamento.
L’efficacia dipende dalla formulazione e dalla qualità degli estratti utilizzati, in particolare il rapporto tra THC e CBD. Alcuni prodotti includono anche altri ingredienti attivi come mentolo, arnica o canfora per effetti sinergici.
Tintura sublinguale
Discrezione e precisione nel dosaggio
Le tinture sublinguali sono soluzioni liquide contenenti estratti di cannabis, somministrate sotto la lingua tramite contagocce. Questa modalità consente un assorbimento rapido attraverso le mucose orali, con effetti visibili entro 10–30 minuti e una durata di 2–6 ore. È una soluzione ideale per chi desidera un controllo preciso del dosaggio, evitando la combustione o l’ingestione.
La tintura offre un buon compromesso tra rapidità, efficacia e discrezione. È facilmente trasportabile, non emette odori e si adatta perfettamente a regimi terapeutici regolari, ad esempio per ansia, insonnia o dolore cronico.
Oggi esistono formule sublinguali con diversi profili cannabinoidi (solo CBD, solo THC o bilanciati), a cui si aggiungono a volte terpeni funzionali o oli vettori come MCT o olio d’oliva. Alcune linee offrono persino aromi naturali per rendere l’esperienza più gradevole.

Nuove tendenze per assumere cannabis e marijuana
Integratori personalizzati e approccio olistico
Nel panorama del 2025, la cannabis viene sempre più integrata in routine di benessere quotidiano sotto forma di integratori intelligenti. Questi prodotti combinano cannabinoidi con altri principi attivi come vitamine del gruppo B, omega‑3, melatonina e piante adattogene (es. ashwagandha, ginseng, curcuma). L’obiettivo è offrire supporto mirato per stress, ansia, affaticamento, insonnia o infiammazione sistemica.
L’approccio olistico sta rivoluzionando la visione della marijuana: non più solo strumento ricreativo o farmaco, ma componente funzionale in un ecosistema di salute personalizzato. Alcune aziende propongono abbonamenti mensili con test del DNA, monitoraggio tramite app e protocolli adattivi. Anche il concetto di microdosaggio combinato (cannabinoidi + nootropi) si sta diffondendo tra chi cerca chiarezza mentale, creatività o gestione dell’umore.
Tabella comparativa dei metodi di assunzione
Per aiutare nella scelta consapevole del metodo più adatto, la seguente tabella confronta le principali caratteristiche delle modalità di assunzione della cannabis:
Metodo | Inizio effetto | Durata | | Vantaggi principali | Svantaggi principali |
---|
Fumare | 2–5 min | 1–3 ore | 10–35% | Rapido, economico, dosaggio semplice | Tossine, irritazione polmonare |
Vaporizzazione | 5–10 min | 2–4 ore | 50–80% | Pulito, modulabile, efficace | Richiede dispositivo |
Edibili | 30–120 min | 6–12 ore | 4–20% | Durata lunga, nessun fumo, comodo | Ritardo effetto, rischio overdose |
Dabbing | andlt; 2 min | 1–3 ore | andgt; 80% | Massima potenza, immediato | Elevata tolleranza necessaria, irritazione |
Uso topico | 30–60 min | 2–8 ore | Locale | Nessun effetto psicoattivo, mirato | Solo azione locale |
Tintura sublinguale | 10–30 min | 2–6 ore | 20–40% | Discreto, dosaggio preciso, portatile | Gusto, costo |
Supposta | 20–40 min | 6–8 ore | Fino al 70% | Alta biodisponibilità, nessuna euforia | Poco diffusa, barriere culturali |
Integratori | Variabile | 4–10 ore | Dipende da formula | Personalizzazione, equilibrio mentale | Regolamentazione, variazione formulazioni |
Curiosità: la cannabis può essere usata anche come supposta
Una delle modalità più sorprendenti e meno note per assumere marijuana è la via rettale o vaginale, tramite supposte infuse con THC e/o CBD. Queste vengono formulate con oli grassi (come burro di cacao o olio di cocco) che favoriscono l’assorbimento attraverso la mucosa interna. La biodisponibilità può arrivare fino al 70%, con effetti localizzati o sistemici che iniziano entro 20–40 minuti e durano 6–8 ore.
La supposta è particolarmente indicata in caso di dolore pelvico cronico, endometriosi, infiammazione intestinale, emorroidi o per pazienti che non tollerano l’ingestione orale o la vaporizzazione. In ambito ginecologico, le formulazioni vaginali stanno guadagnando interesse per il trattamento di dolori mestruali, vaginiti e dispareunia.
Nonostante il potenziale terapeutico, le supposte a base di cannabis sono ancora poco diffuse, ostacolate da tabù culturali e disponibilità limitata. Tuttavia, la loro efficacia e la bassa incidenza di effetti psicoattivi le rendono una valida opzione, soprattutto in ambito clinico.
Non sempre la cannabis con THC provoca effetti psicoattivi
Un fatto curioso e poco conosciuto su come assumere marijuana riguarda l’assunzione di cannabis cruda: consumare la pianta non produce effetti psicoattivi, poiché contiene principalmente THCA, e non THC attivo. Il THCA è inattivo finché non subisce la decarbossilazione (riscaldamento o essiccazione), processo che lo converte in THC—la molecola responsabile dello “sballo”. Se mangi la cannabis cruda, gran parte attraversa il tratto digerente senza alcun effetto perché il THCA non viene trasformato in THC
In altre parole: insaporire un’insalata con foglie fresche di cannabis non ti farà “alzare” né sentire alcun effetto. Serve cuocere o vaporizzare prima di consumarla per attivare i cannabinoidi. È un’informazione sorprendente per chi si aspetta effetti semplicemente ingerendo il vegetale.
Conclusione: come scegliere il metodo giusto per assumere cannabis
La varietà di metodi disponibili per l’assunzione di cannabis oggi permette di trovare una soluzione adatta a ogni esigenza: sia essa legata al benessere personale, al trattamento di una patologia cronica, o semplicemente alla ricerca di un’esperienza ricreativa più consapevole. Tuttavia, scegliere il metodo più adatto richiede un'attenta valutazione di fattori come:
Velocità d’effetto desiderata
Durata dell’azione
Discrezione nell’uso
Tolleranza personale ai cannabinoidi
Presenza di condizioni respiratorie, gastrointestinali o cutanee
Obiettivo terapeutico o ricreativo
Per chi cerca un effetto immediato e controllabile, il fumo o la vaporizzazione rappresentano le soluzioni più rapide. Gli edibili, invece, offrono un’esperienza prolungata ma necessitano di attenzione nel dosaggio.
Le tinture sublinguali combinano efficacia e discrezione, mentre l’uso topico è ideale per chi cerca sollievo mirato senza effetti psicotropi. Il dabbing è indicato solo per utenti esperti alla ricerca della massima intensità. Le supposte offrono un’opzione terapeutica interessante e ancora poco esplorata, mentre gli integratori aprono la strada a una cannabis sempre più funzionale, olistica e personalizzata.
Raccomandazioni finali
Inizia sempre con dosaggi bassi, soprattutto se sei un utente alle prime armi o se stai cambiando metodo.
Consulta un medico o uno specialista in cannabis terapeutica se stai assumendo farmaci o hai condizioni cliniche complesse.
Scegli prodotti certificati, meglio se con etichetta chiara e test di laboratorio disponibili.
Conserva la cannabis in modo sicuro, al riparo da luce, umidità e bambini.
Monitora gli effetti e prendi nota della risposta del tuo corpo, soprattutto quando provi nuovi metodi.
Domande su come assumere marijuana o cannabis?
1. Qual è il metodo più sicuro per assumere cannabis senza danneggiare i polmoni?
La vaporizzazione è considerata il metodo più sicuro: riscalda la cannabis senza bruciarla, evitando la produzione di catrame e sostanze nocive. È indicata per chi desidera benefici rapidi, con meno impatto sull’apparato respiratorio rispetto al fumo.
2. Quanto tempo ci mettono gli edibili a fare effetto e quanto durano?
Gli edibili impiegano dai 30 minuti alle 2 ore per iniziare a fare effetto, con una durata che può estendersi tra le 4 e le 8 ore. La digestione rallenta l’assorbimento, quindi è consigliato iniziare con 5 mg di THC e aspettare prima di assumere ulteriori dosi.
3. Qual è la biodisponibilità dei diversi metodi di assunzione della cannabis?
Il vaping ha la biodisponibilità più alta (fino al 50%), seguito da tinture sublinguali (20–35%), fumo (10–25%) ed edibili (4–20%). La scelta dipende dall’effetto desiderato, dalla velocità e dalla durata dell’assunzione.
4. Come si usano le tinture sublinguali e a chi sono consigliate?
Le tinture si applicano sotto la lingua con un contagocce. L’assorbimento inizia entro 15–30 minuti. Sono ideali per chi cerca un metodo discreto, rapido e facile da dosare, anche per uso terapeutico.
5. I cosmetici e i prodotti topici a base di cannabis causano sballo?
No, i prodotti topici come creme e cerotti agiscono localmente e non penetrano nel flusso sanguigno, quindi non provocano effetti psicoattivi. Sono ottimi per trattare infiammazioni, dolori articolari o muscolari.
6. Cos’è il dabbing e perché ha un effetto così intenso?
Il dabbing consiste nell’inalare vapori di concentrati di cannabis (come wax o shatter) riscaldati su una superficie rovente. Ha un contenuto di THC molto elevato, per questo provoca effetti immediati e intensi. È sconsigliato ai principianti.
7. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi del tè alla cannabis?
Il tè alla cannabis offre un effetto graduale e meno potente rispetto agli edibili, ma con tempi di assorbimento variabili. È una scelta alternativa e naturale, usata in contesti culturali come il bhang indiano.
8. Cosa sono gli hot knives (“spots”) e perché è un metodo rischioso?
Gli hot knives prevedono di riscaldare hashish tra due coltelli incandescenti e inalare il vapore prodotto. È una tecnica molto forte, ma datata e pericolosa per via delle alte temperature e del rischio di ustioni.
9. Quali sono i rischi per la salute legati ai vari metodi di consumo?
Fumare può causare problemi respiratori cronici; il vaping è più sicuro ma va fatto con dispositivi certificati. Gli edibili possono provocare sovradosaggio se mal gestiti. I topici sono generalmente ben tollerati e sicuri.
10. Qual è il metodo di assunzione più adatto ai principianti?
I principianti dovrebbero iniziare con tinture sublinguali o edibili a basso dosaggio (2–5 mg di THC). Offrono un maggiore controllo sull’effetto ed evitano i rischi associati all’inalazione o ai concentrati.