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Illuminazione Cannabis: Scopri l'importanza della luce per la coltivazione

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L'illuminazione adeguata nella coltivazione della cannabis rappresenta uno degli aspetti cardine per conseguire raccolti sontuosi, vigorosi e di pregio elevato. La marijuana, in quanto pianta fotoperiodica, risponde in maniera peculiare all'intensità luminosa, orchestrando le sue fasi di crescita e fioritura. Comprendere l'arcano della luce ottimale, il ritmo luminoso e le diverse soluzioni lampadari disponibili può trasformare radicalmente una coltivazione: da una crescita esile a un rigoglio impressionante.

Perché l'illuminazione riveste un ruolo imprescindibile nella coltivazione della cannabis?

La luce agisce come catalizzatore della fotosintesi, il meccanismo biologico attraverso cui le piante convertono l'energia luminosa in vitalità. Un'illuminazione impeccabile permette alla pianta di sviluppare:

  • Radici possenti – Una base robusta che agevola l'assorbimento ottimale di nutrienti e umidità.
  • Foglie vigorose – L'espansione rigogliosa del fogliame è l'emblema di una fotosintesi attiva e incisiva.
  • Infiorescenze dense e resinose – L'intensità e durata luminosa corrette spronano la sintesi di terpeni e cannabinoidi, esaltando aroma e potenza.

Un'insufficiente o scadente qualità di luce, al contrario, conduce a piante esili, con fogliame labile e una produzione debole di fiori e resina.

Varietà di sorgenti luminose per la coltivazione della cannabis

tipi di luci e illuminazione per la coltivazione della cannabis o marijuana

Luci LED (Light Emitting Diode)

Oggi i LED sono tra le scelte predilette per la coltivazione indoor grazie alla loro eccezionale efficienza energetica e alla capacità di modulare con precisione lo spettro luminoso. Tra i benefici primari dei LED si annoverano:

  • Ridotto assorbimento energetico – Un risparmio fino al 50% rispetto alle lampade HPS.
  • Minor emissione di calore – La possibilità di avvicinarli alle piante senza il timore di ustioni.
  • Spettro modulabile – La facoltà di tarare l'intensità dei colori blu e rosso in relazione alle fasi di sviluppo.

Ideali per: la fase vegetativa e di fioritura, nonché eccellenti per varietà autofiorenti e femminizzate.

Lampade HPS (High Pressure Sodium)

Le lampade HPS sono la scelta preminente per la fase di fioritura, grazie al loro spettro caldo (giallo-arancione) che stimola la generazione di fiori e resina.

  • Elevata intensità – Perfette per ambienti di ampia estensione.
  • Emissione termica rilevante – Richiedono un'adeguata ventilazione per dissipare il calore.

Ideali per: la fase di fioritura.

Lampade MH (Metal Halide)

Le lampade MH irradiano una luce intensa tendente al blu, ideale per stimolare una crescita vegetativa vigorosa, favorendo internodi compatti e un fogliame più spesso.

Ideali per: la fase vegetativa.

Luci CMH (Ceramic Metal Halide)

Le CMH offrono un ventaglio luminoso più ampio rispetto alle MH, amalgamando luci blu e rosse, rendendole versatili per le fasi vegetative e di fioritura.

Ideali per: entrambe le fasi, vegetativa e di fioritura.

Lampade CFL e T5 (Neon)

Le lampade fluorescenti compatte (CFL) e quelle T5 si distinguono per il loro costo contenuto e sono particolarmente indicate per la fase di germinazione e per i giovani esemplari, pur non essendo sufficientemente potenti per la fioritura avanzata.

Ideali per: la germinazione e le prime fasi vegetative.

Illuminazione per marijuana autofiorente e femminizzata

Piante cannabis autofiorenti

Le varietà di cannabis autofiorenti, che non dipendono dal fotoperiodo per innescare la fioritura, prosperano con un regime luminoso costante di 18-20 ore al giorno per l'intero ciclo di vita. Le soluzioni LED o CFL risultano perfette per questo genere.

Piante cannabis femminizzate

Le piante di marijuana femminizzate seguono il tradizionale schema luminoso 18/6 (18 ore di luce, 6 ore di buio) durante la fase vegetativa, e passano a 12/12 durante la fioritura.

Illuminazione per varietà Sativa, Indica e Ruderalis

Piante Sativa

Richiedono una luminosità intensa e un ciclo di crescita esteso (con fioritura che può durare 9-12 settimane). Le soluzioni LED e HPS risultano particolarmente efficaci per le piante di cannabis sativa

Piante Indica

Fioriscono in tempi più brevi (6-9 settimane) e rispondono favorevolmente a una luce dal calore avvolgente, come quella offerta dalle HPS.

Piante Ruderalis

Le piant di marijuana ruderalis o ibride si adattano bene a regimi luminosi prolungati (18-20 ore di luce) e vantano una notevole resilienza alle fluttuazioni termiche.

Fotoperiodo e risposta alla luce

Il ciclo luminoso ottimale per le piante fotoperiodiche si articola in:

  • 18/6 → fase vegetativa
  • 12/12 → fase di fioritura

Consigli per massimizzare la resa

  • Mantenere una distanza tra le luci e i fiori di circa 30-40 cm.
  • Conservare la temperatura ideale tra 24°C e 28°C.
  • Integrare luci UV e IR per intensificare la produzione di tricomi.
  • Installare un timer per garantire una ciclicità luminosa costante.

Conclusione

Optare per il sistema di illuminazione adeguato nella coltivazione della cannabis è determinante per ottenere raccolti di altissimo livello e per massimizzare il contenuto di THC e terpeni. Investire in una soluzione luminosa di qualità trasforma una coltivazione ordinaria in un'impresa straordinaria!

Sei appassionato delle tecniche della Coltivazione della cannabis? dai uno dguardo alla sezione dedicata COLTIVAZIONE CANNABIS


Domande sull'illuminazione e luci per la coltivazione della cannabis?


Qual è la migliore tipologia di luce per la coltivazione della cannabis?

La risposta non è univoca, ma molti coltivatori preferiscono i LED per la loro efficienza e versatilità. Tuttavia, HPS e CMH offrono vantaggi specifici in certe fasi di crescita della marijuana, quindi la scelta ideale dipende anche dalle tue esigenze specifiche.

Quanto incide la distanza tra la luce e le piante?

È fondamentale mantenere una distanza adeguata per evitare bruciature e garantire una distribuzione uniforme della luce. In genere, 30-40 cm sono ideali, ma controlla sempre le specifiche della tua lampada.

Quante ore di luce al giorno sono ideali per la marijuana?

Per le piante autofiorenti, si consiglia un regime costante di 18-20 ore di luce, mentre per le femminizzate si varia tra 18/6 e 12/12 a seconda della fase di crescita.

Quali sono le differenze tra luci LED e HPS?

I LED offrono un risparmio energetico notevole e una gestione più precisa dello spettro luminoso, mentre le HPS forniscono una luce calda che stimola la fioritura, sebbene consumino più energia e generino più calore.

Le lampade MH sono adatte per tutte le fasi di crescita?

Le MH sono particolarmente efficaci per la fase vegetativa grazie alla loro luce blu intensa, ma non sono la scelta migliore per la fioritura, dove una luce più calda è preferibile.

Come posso ridurre il rischio di bruciature dovute alla luce?

Mantenere una distanza adeguata tra le lampade e le piante è essenziale, così come monitorare la temperatura e utilizzare lampade che emettono meno calore, come i LED.

Le luci UV e IR fanno davvero la differenza?

Sì, l'aggiunta di luci UV e IR può stimolare la produzione di tricomi, migliorando la qualità e la potenza del raccolto. Vale la pena sperimentare se vuoi ottenere risultati eccezionali.

Quali sono i benefici delle luci CMH?

Le CMH offrono uno spettro più ampio, bilanciando perfettamente la luce blu e rossa, e risultano efficaci sia nella fase vegetativa che in quella di fioritura, garantendo una crescita armoniosa.

È necessario utilizzare un timer per il ciclo di luce?

Assolutamente sì! Un timer ti aiuta a mantenere costante il ciclo di luce, fondamentale per la salute e lo sviluppo ottimale delle piante.

Posso utilizzare lampade CFL e T5 per una coltivazione indoor?

Sì, le lampade CFL e T5 sono particolarmente indicate per la germinazione e le prime fasi vegetative, anche se potrebbero non essere sufficienti per la fioritura completa in spazi molto estesi.

 

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